Come funziona il bonus mobili
Il 2021 è stato definito l’anno dei bonus: questa potrebbe essere un’ottima occasione per ristrutturare la casa, grazie agli incentivi statali messi a disposizione per i proprietari di case. Si rinnova anche per il 2022 il bonus mobili ed elettrodomestici, ma rispetto agli scorsi anni c’è una grossa novità: l’innalzamento del tetto massimo di spesa. Vediamo nel dettaglio come funziona e chi può richiederlo.
Bonus mobili: modalità e requisiti
Il bonus consiste in una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare gli immobili destinati a ristrutturazione. Il principio fondamentale per poter accedere alle agevolazioni è che il bonus è subordinato ad una ristrutturazione edilizia.
Ma a quanto ammonta il bonus mobili? La grande novità è che il bonus oggi vale fino a 16.000 euro, e non più 10.000 euro come stabilito negli anni passati. Per potervi accedere, il primo requisito è quello di avviare dei lavori di ristrutturazione: solo così si potrà richiedere il contributo per l’acquisto dei mobili.
Quali sono i lavori che rientrano nel concetto di ristrutturazione?
- La manutenzione straordinaria, che può prevedere il rifacimento dei bagni, la sostituzione degli infissi, il rifacimento delle tramezzature interne, modifiche strutturali e planimetriche e anche il restauro ed il risanamento conservativo (che in questo caso riguarda gli edifici di interesse storico ed architettonico), consente l’accesso al bonus.
- Tutti quei lavori di manutenzione ordinaria come la tinteggiatura, la sostituzione dei sanitari o dei pavimenti, non rientrano nell’ambito della ristrutturazione per poter usufruire del bonus mobili. Se non devi ristrutturare o se hai acquistato una nuova costruzione non potrai dunque richiederlo.
Per poter beneficiare di questa agevolazione è necessario che la data di inizio dei lavori sia antecedente a quella in cui sono state sostenute le spese di acquisto dei mobili. La data di avvio sarà indicata dalle comunicazioni richieste dalle normative edilizie: CILA, SCIA, DIA, oppure con l’autocertificazione nel caso dell’edilizia libera, compilando una dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Quindi, è importante sapere che i mobili acquistati prima della dichiarazione di inizio lavori non potranno beneficiare del bonus mobili.
Chi può richiedere il bonus mobili?
Possono usufruire della detrazione i contribuenti assoggettati all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), residenti in Italia. E’ importante sapere che se una persona ha più unità immobiliari da ristrutturare avrà diritto al bonus mobili 2022 anche per più di una volta. Invece, nel caso in cui ci fossero dei comproprietari per la stessa unità immobiliare soggetta a ristrutturazione il bonus verrà assegnato alla persona che avrà sostenuto la spesa, ovvero all’intestatario delle fatture.
I beneficiari della detrazione devono effettuare pagamenti tracciabili, trasmettere la documentazione ENEA nel caso in cui siano stati acquistati elettrodomestici ed inserire tutto nella Dichiarazione dei Redditi. Non è consentito pagare in contanti o con assegni bancari.
Quali mobili o elettrodomestici possono far parte del bonus mobili?
Il contributo mobili è usufruibile sia per l’acquisto di mobili nuovi sia per l’acquisto di grandi elettrodomestici. In questo caso devono essere minimo in classe A+, fatta eccezione per i forni, che invece possono essere anche di classe A.
Alcuni esempi di mobili che rientrano in questo bonus sono le cucine, tavoli, sedie, divani, librerie, armadiature, letti, materassi. Per quanto riguarda gli elettrodomestici rientrano forni, frigoriferi, microonde, piano cottura, lavatrici, asciugatrici, stufe elettriche, condizionatori, apparecchi per l’illuminazione ecc..
Attenzione perché non rientrano nel bonus mobili l’acquisto di porte, pavimenti, tende, tendaggi, oggettistica varia per la casa. Sul sito web dell’Agenzia delle Entrate potrai trovare l’elenco di tutti i beni che rientrano nel bonus mobili 2022.